Halopedia
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La Battaglia dell'Installazione 04 è un evento di lunghezza relativamente breve che è avvenuto durante la Guerra Umani-Covenant, nel 2552. Essa è raccontata nel videogame Halo: Combat Evolved ed approfondita nel libro Halo: I Flood; gli eventi conseguenti la battaglia sono raccontati da Eric Nylund nella prima metà del libro Halo: First Strike.

Premessa[]

La battaglia ha avuto luogo in seguito all'assalto dei Covenant su Reach, roccaforte umana di imponenti dimensioni ed uno degli ultimi baluardi dell'umanità; la scoperta di Halo ha portato il Capitano Jacob Keyes a sbarcare sull'imponente installazione per scoprirne le funzioni e per impedire che i Covenant ne prendessero possesso; tuttavia, l'UNSC Pillar of Autumn non è giunta per puro caso dopo un salto col Motore Shaw-Fujikawa in quel luogo: sempre grazie al lavoro del Capitano Keyes, sul pianeta Chi Ceti IV, l'intercettazione di una trasmissione covenant e il ritrovamento di un meteorite elaborato da una razza precedente sia i Covenant, sia gli Umani, ha permesso a cortana, la più potente intelligenza artificiale UNSC, di ottenere delle coordinate nello spazio. Dopo l'assalto a Reach, la Pillar of Autumn, con a bordo lo Spartan-117, uno squadrone di ODST e moltissimi Marine, effettua il "salto" necessario per giungere presso le coordinate stabilite; mentre i covenant hanno impiegato pochissimo tempo a giungere sul luogo, grazie alla tecnologia più potente, la Pillar of Autumn ha impiegato qualche settimana, dal 30 Agosto 2552 al 19 Settembre 2552.

Inizio della battaglia: l'arrivo e il ritrovamento[]

Appena compiuto un giro intorno ad un enorme pianeta gassoso, identificato come Threshold, l'UNSC si trova davanti a qualcosa di stupefacente: un enorme struttura a forma di anello, di raggio di 10.000 km, con la superficie interna simile ad un pianeta, si presenta davanti all'equipaggio; una veloce analisi mostra che sul pianeta ci sono condizioni atmosferiche e fisiche identiche o pressoché identiche a quelle della terra; è ovvio, dunque, che il "pianeta" non è naturale, ma opera di qualche civilta sicuramente molto sviluppata. Contemporaneamente, le navi covenant intorno all'anello ricevono l'ordine di spedire truppe per la cattura dell'incrociatore degli "intrusi" umani e l'eliminazione dell'equipaggio: l'anello è ritenuto da loro un oggetto sacro, assolutamente intoccabile dagli umani.

La nave viene evacquata, le capsule di crioconservazione con ancora utenti all'interno vengono rilasciate nello spazio, nella speranza che possano scampare ai Covenant; tra i fuggitivi c'è lo Spartan-117.

Lo sbarco e le prime battaglie[]

La prima giornata sull'anello è stata una delle più intense e variegate: si comincia con lo sbarco della legione di ODST tramite gli HEV, dispositivi paragonabili a paracaduti, ma in grado di essere sparati ad enorme velocità verso un corpo celeste; subito gli ODST riescono a riunirsi e a sferrare un attacco, mirato alla liberazione e all'insediamento di una zona di altipiani, mesa ed un butte, che sarà la sede della "base alpha" UNSC sull'anello. Contemporaneamente, sbarcano sull'anello i Bumblebee contenenti i Marines, il capitano Jacob Keyes e Spartan-117 (unico superstite della propria capsula).

John riceve l'ordine da Cortana, evacquata secondo il protocollo Cole dall'astronave e affidata al "Master Chief", di riunire il numero maggiore possibile di alleati umani; purtroppo quasi subito il capitano keyes viene catturato, a colpa dell'ammutinamento di Ellen Dowski; tutti gli umani presenti, tranne il capitano, vengono uccisi senza fare domande dai Covenant, compresa Dowski.

Dopo aver radunato tutte le truppe sparse per un enorme zona collinare, e dopo che gli ODST hanno contrastato un attacco dei Covenant, tentando di riprendere l'altopiano, Master Chief viene inviato a recuperare il capitano keyes a bordo del Truth and Reconciliation; quasi contemporaneamente, la luogotenente Melissa Mckay viene mandata a riprendere il relitto della Pillar of Autumn, per ottenere rifornimenti e creare una resistenza ai covenant più duratura. Una volta che il capitano è portato alla Base Alpha, allo Spartan-117 è dato l'ordine di trovare la Sala di controllo di Halo, compito che lo terrà impegnato duramente nelle ore seguenti; il capitano invece andrà a recuperare rifornimenti abbandonati dai Covenant nei pressi di una giungla, dove dovrebbero essere depositate molte armi, secondo un prigioniero, conosciuto come "'Qualomee".

Durante questo periodo, nella fazione covenant, la cosa più importante che è avvenuta è l'approvazione della spedizione mirata ad uccidere John-117 ritenuto una minaccia troppo alta per la missione sull'anello; a capo della spedizione è messo Zuka 'Zamamee, Elite sopravvissuto per miracolo all'attacco dello spartan sulla Pillar of Autumn. La prima spedizione, mirata ad ucciderlo sull'isola del Silent Cartographer, è un disastro totale, ma 'Zamamee sopravvive, nascondendosi. Subito dopo questo "attentato", lo spartan sblocca i sistemi di sicurezza dell'anello; da tutt'altra parte dell'installazione, questo avrà conseguenze pericolose e determinanti: la spedizione covenant inviata presso alcuni laboratori in una giungla, libera erroneamente una specie vivente parassitica, i Flood, che ora si interporranno come terza fazione nella battaglia. Purtroppo, il capitano Keyes è diretto verso questo luogo, erroneamente identificato come deposito di armi, perchè moltissime truppe Covenant sono state inviate sul luogo e sono morte nel tentativo di contenere i parassiti.

Intanto, dopo essere scampati ad un imboscata covenant, Mckay è riuscita a portare il convoglio di rifornimenti, veicoli e munizioni dalla Pillar of Autumn alla base alpha.

Dopo l'identificazione della mappa di "Halo", l'enorme struttura ad anello, lo spartan giunge alla sala di controllo dell'anello, dove Cortana otterrà tutte le informazioni e tutte le risposte alle domande che si erano poste con la scoperta di questo artefatto; Cortana scopre anche l'esistenza dei flood, di cui accenna vagamente l'orrore allo spartan, che spedisce nella giungla nel tentativo di salvare il capitano.

I Flood, i precursori e la biblioteca[]

Giunto sul luogo, la presenza covenant è decisamente rarefatta nella zona; giunto in profondità di uno strano edificio, lo Spartan-117 scopre che cosa è successo alla squadra comandata dal Capitano Jacob Keyes e decide che rimanere in questo luogo è decisamente troppo pericoloso: dopo essere stato assalito da uno stormo di esseri insettoidi simili a meduse, che sembrano virulenti e parassitici, il soldato se la da letteralmente a gambe levate fuori dall'edificio, perdendosi ed uscendo da una parte completamente diversa della jungla; riunitosi con alcuni Marine, contatta Echo 419 per l'estrazione nei pressi di una torre in un acquitrino; l'attacco dei parassiti è intenso, ma è placato da alcuni robot volanti, seguiti da un robot ancora più strano e che parla chiarissimamente la lingua umana; questi si identifica come "343 Guilty Spark", e identifica lo spartan come "attivatore", e lo teletrasporta in un edificio imponente, chiamato "Biblioteca": qui lo spartan recupererà l'Indice, chiave di attivazione di halo, con cui "spark" dice sarà possibile eliminare i Flood.

Una volta recuperato l'indice, lo spartan è teletrasportato alla Sala di controllo di Halo, dove Cortana blocca la procedura di avviamento dell'anello: Halo non è stato concepito per uccidere i soli Flood, ma per far morire questi ultimi di fame, uccidendo tutte le altre forme di vita nel raggio di azione dell'anello; intenzione dei Covenant era quella di attivare l'anello, ottenendo così, secondo loro, la chiave per il controllo dell'universo: una serie di menzogne e di frottole che poteva costare preziosissime perdite alla galassia.

Cortana e lo spartan quindi si daranno da fare per impedire che il "guardiano", 343 guilty spark, attivi l'anello: faranno collassare i generatori a impulsi di fase sparsi per un canyon innevato, con lo scopo di guadagnare tempo.

Intanto, un enorme assalto viene comandato da Zuka 'Zamamee alla Base Alpha UNSC: tramite l'infiltrazione di Yayap come prigioniero, la legione riceve il segnale ideale per quando sferrare l'attacco massivo alla base: tramite un Pelican rubato, una prima squadra giungerà nel primo luogo di atterraggio, si farà strada alle altre piattaforme di atterraggio, per permettere lo sbarco di altre truppe, e Zuka 'Zamamee cercherà l'umano che deve uccidere; tuttavia yayap invia un segnale falso, perchè lo spartan non farà mai ritorno alla base, dopo essere partito per la sala di controllo moltissime ore prima: l'attacco finisce in una sconfitta costosa per l'UNSC, ma assolutamente disastrosa e umiliante per i Covenant: alcuni carri armati Scorpion fanno a brandelli le truppe, uccidendo anche un importante comandante di legione, Noga 'Putumee.

Battaglie finali e distruzione dell'anello[]

Il mattino seguente gli ODST e i Marines si scontrano sull'altopiano con i covenant; la battaglia è a favore dell'UNSC, quando una terza fazione, composta da un enorme massa di varii corpi e strani esseri viventi, si fa largo nel campo: sono i Flood, che hanno esteso ampissimamente l'infezione e si stanno propagando come macchie d'olio sull'anello. l'UNSC batte in ritirata e cattura alcuni esemplari di Flood per studiarli: tra questi c'è il tumefatto Jenkins, che, nonostante sia stato infettato, farà di tutto per aiutare l'UNSC, sopraffacendo la mente flood che tenterà di controllare il suo corpo.

Il Master Chief giungerà sul Truth and Reconciliation, assalito anch'esso dai Flood, per ottenere dal capitano Keyes il codice di attivazione della Pillar of Autumn; il capitano morirà, ucciso e infettato dai Flood, ma lo spartan riuscirà a recuperare il codice. Silva, saputo il piano ideato da Cortana, deciderà di assalire l'incrociatore covenant, ora riparato e isolato dalla quarantena, per utilizzarlo come mezzo per il ritorno a "casa": il suo piano tuttavia è mirato solo a far guadagnare prestigio agli ODST, cosa che gli costerà cara. Mentre lo spartan si dirigerà verso la Pillar of Autumn, con l'intento di farne esplodere i reattori a fusione, e destabilizzare l'anello, impedendone l'attivazione, gli ODST prendono facilmente controllo del Truth and Reconciliation e si avviano lentamente per tornare alla Terra; Silva non considererà neanche lontanamente la possibilità che i Flood siano a bordo; Jenkins, farà capire a Melissa Mckay la pericolosità delle azioni del suo superiore: i flood salteranno fuori durante il viaggio e faranno banchetto con i membri dell'UNSC a bordo, per poi espandere l'infezione sulla terra: sarà la fine dell'umanità. Mckay allora farà esplodere con una granata il reattori dell'astronave, sacrificando tutto il personale a bordo: una perdita costosissima, ma necessaria per la salvezza dell'umanità.

'Zamamee ed il suo secondo, il grunt Yayap intanto sono tornati alla Pillar of Autumn, controllata dai Covenant ma continuamente assalita dai flood; per qualche motivo, ora è giunto anche lo spartan, che pare essere in una missione separata rispetto a quella del resto degli umani; 'zamamee tenterà di ucciderlo, ma verrà sconfitto dallo spartan ed ucciso, ponendo fine ai suoi tormenti. Lo spartan intanto è riuscito a mandare in una crisi con reazione a catena i reattori dell'astronave: 343 Guilty Spark, giunto per caso nei pressi dell'incrociatore UNSC, aveva impedito a cortana di avviare i processi di autodetonazione dei reattori, costringendo lo spartan a fare le cose "manualmente"; ultima perdita confermata in questa fase della battaglia, è quella di Carol "Foe Hammer" Rawley, pilota abile, uccisa da un attacco a sorpresa alle spalle da due Banshee: L'unica opzione rimasta al capo è quella di fuggire utilizzando l'ultimo caccia Longsword rimasto nell'hangar dell'astronave; la fuga riesce, la nave esplode, l'anello collassa e inevitabilmente le condizioni atmosferiche e fisiche, opera artificiale dei sistemi dell'anello, spariscono, causando la morte dei flood, dei Covenant e di quei pochi membri dell'UNSC rimasti vivi fino ad allora: sono le prime ore del 22 settembre 2552.

Polvere ed echi[]

"Polvere ed echi" sono ciò che risulta dalla scansione di cortana fatta a bordo del velivolo: le cose si mettono male, dato che lo spartan non ha risorse sufficienti per resistere ad un ritorno "a casa". Lo spartan tuttavia non dispera, e si da fare per convincere Cortana a continuare le scansioni e a trovare qualcosa. Dapprima non risulta nulla, ma in seguito viene ritrovato quello che pare essere un Pelican, seguito poi dalla scoperta di una piccola flotta di navi Covenant: le cose vanno di male in peggio, perchè le navi cominciano ad attaccare il velivolo dello spartan, che sfugge all'attacco anche grazie al lavoro del pilota a bordo del Pelican. I due velivoli si mettono in contatto e decidono di fuggire utilizzando l'accellerazione orbitale fornita da Basis, la luna di Threshold e dell'Installazione 04; il piano è solo momentaneo, visto che ci sono poche probabilità che i covenant non li raggiungano e li facciano a brandelli; intanto, il Master Chief ha recuperato una capsula di crioconservazione che si trovava nello spazio, sicuramente evacquata dalla Pillar of Autumn; durante il periodo di orbita intorno a Basis, il personale a bordo del Pelican, costituito da Elias Haverson, il pilota Sheila Polaski, il sergente Johnson e il caporale Locklear sale a bordo del caccia Longsword. A bordo del caccia, dopo una fase di "benvenuto"m il piano ideato da Cortana e dallo spartan è quello di sfruttare l'arsenale di bordo del caccia longsword ed il pelican come esche per abbassare gli scudi energetici della nave ammiraglia della flotta, ed accedere agli hangar della nave, mentre gli scudi si dovranno necessariamente abbassare e rimuovere per permettere alle armi dell'astronave di fare fuoco: è un intervallo di tempo esiguo ma sfruttabile, tanto che l'operazione riesce.

L'astronave è popolata stranamente solo da pochissime truppe armate, e da una popolazione di migliaia di Engineer: questi ultimi tuttavia non sono schierati da nessuna parte, tanto che aiutano anche i membri dell'UNSC a prendere il controllo dell'astronave; a quanto pare, secondo Cortana, questa nave è ammiraglia di un gruppo di astronavi, che a loro volta sono solamente la spedizione di preparazione per l'arrivo di una flotta infinitamente più grande (possibilmente, come si intenderà dal filmato iniziale di Halo 2, questa flotta sarà quella che difende Alta Opera, ovvero Particular Justice). Dopo alcune difficoltose battaglie per il controllo della nave, avviene il fatto più pericoloso: un intelligenza artificiale covenant cerca di impedire le operazioni di Cortana, inviando anche un segnale di pericolo alle navi circostanti; queste punteranno le loro armi verso l'ammiraglia, che, benchè è notevolmente più resistente, è comunque una sola contro altre sette navi. Cortana allora sopprime l'intelligenza artificiale (cosa che non si rivelerà duratura), e cercherà di sfruttare il campo magnetico di Threshold per scampare alla morte: qui tenterà un salto spaziale transluminale, impraticabile con una nave UNSC, ma, stranamente, riuscito più che alla perfezione con l'astronave covenant. Cortana scopre in quel momento, dato che l'intelligenza covenant indica come "eresia" l'operazione appena compiuta, che i Covenant in realtà sanno usare ben poco il sistema messo a disposizione dalle loro astronavi: infatti i loro salti spaziali potevano essere effettuati con talmente tanta precisione e con libertà di opzione che avrebbero tranquillamente potuto saltare dalle difese orbitali di un pianeta, quale Reach, all'interno dell'atmosfera del pianeta stesso, evitando moltissimi problemi conseguenti; questo significa, che finche la religione dei Covenant impedisce operazioni simili, per l'umanità c'è ancora speranza.

Col salto spaziale avvenuto presso l'atmosfera di Threshold, si può considerare conclusa la "Battaglia dell'Installazione 04": il rapporto tutto sommato è positivo, dato che una sola nave UNSC è stata persa, contro una sconfitta memorabile da parte dei covenant e l'eliminazione dei Flood.

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