Halopedia
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Reach
Reach visto dallo spazio
Dati Planetari
Stella, posizione

Sistema di Epsilon Eridani, II

Luna(e)

2

Satellite(i)
Gravità

1.08 G

Velocità di rotazione
  • Rotazione: 27 Ore
  • Rivoluzione: 390 Giorni (locali)
Atmosfera

1 (Ossigeno, Azoto)

Diametro

15273 Km

Ulteriori informazioni
Popolazione

703,341,500

Specie dominante
Governo

UNSC

Capitale

Manassas,Quezon,Ezhtergom,New Alexandria

Grado tecnologico

Tier 3

[Fonte]

Reach è una colonia UNSC situata nel sistema Epsilon Eridani, nelle Colonie Interne. Su di esso vi furono addestrati i candidati al progetto Spartan I e II. Siuato a 10,5 anni luce dalla Terra, esso è relativamente vicino ad essa. È stato in parte vetrificato dai Covenant nel 2552 durante quella che fu chiamata la Battaglia di Reach.

Geografia[]

Reach è un pianeta relativamente giovane, è vecchio 1 miliardo di anni (contro i 4 della Terra) e inizialmente non era ospitale. Costituito per lo più da deserti e imponenti montagne rocciose (o ricoperto da immense foreste), la superficie di Reach è costellata da crateri derivanti dall'impatto di asteroidi. Molti dei coloni originali provengono dall'Europa, cosa che ha influenzato i nomi dei luoghi (principalmente ungheresi).

Le più grandi città di Reach sono: Manassas, Quezon e Ezhtergom; durante Halo: Reach viene anche visitata New Alexandria.

Informazioni Varie[]

Emergenza Winter Halo Reach

Una casa di contadini presso Visegrad

Reach è il pianeta più grande del sistema Epsilon Eridani. Le prime conferme dell'esistenza del pianeta erano all'inizio del 21° secolo. Reach è la più grande sede delle milizie dell'UNSC. È il luogo dove vengono addestrati gli Spartan-II e gli Orbital Drop Shock Toopers (ODST).

Reach è anche il più grande esportatore non automatizzato di Titanio; una grande riserva è contenuta al di sotto delle Montagne Menachite, sede occupata dalla Base Castle ONI.

Altro fattore importante di Reach, è una notevole attività contadina, anche in alta quota[1]; tale particolare è visibile soprattutto nelle prime missioni del videogioco, dove è possibile incontrare dei civili contadini e dei campi coltivati. Le case di Reach sono spesso senza porte o con porte a scorrimento, ma con moltissime fessure, dalle quali può passare l'aria; non si sa se tale scelta stilistica sia dovuta a sviluppi tecnologici nel campo delle abitazioni, tuttavia questo lascerebbe pensare che su Reach la temperatura media non sia poi così bassa.

Altra caratteristica, pare che la maggior parte delle abitazioni non cittadine sia in larga parte autonoma, ad esempio è possibile vedere impianti eolici molto avanzati in alta quota. Non si vedono (o per lo meno, non sono facilmente visibili) impianti fotovoltaici o solari, questo lascia pensare ad un consumo energetico molto ridotto. Quasi tutte le case dispongono di una notevole riserva di metano. Tuttavia va notato che nel terzo livello è possibile passare presso una Centrale Energetica che ricava energia idroelettrica.

Tra le altre attività, si riconoscono centri commerciali della ditta di trasporti Traxus, l'industria mineraria XBR.

Impianti Militari[]

Reach era secondo solo alla Terra per importanza. L'Alto Comando, il FLEETCOM e il Corpo dei Marines avevano sede a Reach, così come la struttura ONI Castle. Anche la maggior parte delle Truppe d'Assalto a Lancio Orbitale si trovava su Reach. Il numero degli impianti presenti sul pianeta fa capire quanto la sua perdita sia stata disastrosa.

Storia[]

Prima della guerra[]

Uppercut 1

Il Pianeta Reach appena fuori dall'atmosfera.

Reach fu colonizzato all'inizio del 23° secolo . È la culla dell'UNSC, con diverse strutture di importanza notevole, oltre che uno dei pianeti più colonizzati in assoluto. Su di esso è stato sviluppato il Progetto SPARTAN, volto a creare supersoldati geneticamente potenziati. Nonostante la sua importanza, Reach è stato sede di violente rivolte.

Guerra Umani-Covenant[]

Assedio delle Colonie Esterne[]

Reach all'inizio della guerra era molto distante dagli scontri; non a caso tutti gli scontri che gli Spartan-II tennero (oltre che la locazione della maggior parte dei bambini che sarebbero diventati supersoldati) comprese le "missioni" contro i ribelli, si tennero in luoghi al di fuori del suo sistema solare. Nel 2525 il segnale da Harvest è interrotto, e Reach è uno dei primi pianeti ad essere "avvisato"; le navi inviate vengono "perse di vista". Per tutto il resto della durata della guerra, Reach rimarrà al di fuori di scontri diretti.

La caduta del pianeta[]

Durante l'assedio delle Colonie Interne, invece, il fronte si spostò molto più vicino a Reach: durante la battaglia di Sigma Octanus IV i Covenant trovarono un artefatto dei Precursori; lo stesso artefatto venne recuperato dagli Spartan-II capitanati da John-117. Contemporaneamente, venne intercettata una trasmissione codificata, presumibilmente inviata dai covenant: questi due dettagli si rivelarono determinanti in futuro.

Grazie a una microspia piazzata dai Covenant sulla nave del Capitano Jacob Keyes, essi ottennero una specie di "cartografia" di parte della galassia e soprattutto ottennero la localizzazione di Reach.

Dapprima l'invasione dei covenant fu molto leggera, con un solo super trasporto Covenant come nave ammiraglia e diverse Corvette Covenant come navi da dispiegamento e combattimento stellare. Il Noble Team e la milizia planetaria vennero dispiegati contro i covenant, giacché la minaccia era tale da attivare il piano di emergenza Winter ma non tale da allarmare le forze fino addirittura al corpo degli Spartan-II. Al momento della scoperta della grande astronave, l'UNSC preparò un piano per combattere l'astronave, l'Operazione: UPPERCUT. Essa prevedeva l'uso di un motore transluminale, estratto dalla Fregata UNSC Savannah, con SPARTAN-B312 e Jorge-052 come infiltrati per trasportare il dispositivo. Una corvette covenant venne infiltrata ed utilizzata come mezzo per avvicinarsi alla grande astronave. L'operazione riuscì ma ebbe un notevole costo umano, sacrificando SPARTAN-052 e l'astronave Savannah.

Molto probabilmente il gruppo d'assalto a Reach era in contatto con la flotta di Particular Justice, e, venendo a sapere che era colonizzato, prepararono un assalto così immenso, che i 20 Super CAM e la Flotta UNSC presente sul pianeta non poterono fermare; qui, pochissimo tempo prima che giungessero i covenant, agli spartan-II venne consegnata l'armatura MJOLNIR Mark V, il cuore del progetto MJOLNIR; inoltre venne creata Cortana, l'intelligenza artificiale più potente dell'UNSC, che, con la dottoressa Halsey, in una delle cavità al di sotto del pianeta, analizzò un artefatto dei precursori, così complicato da decifrare che ci volle un mese per decodificarlo. I dati contenevano tantissime informazioni su questa razza, tra cui la locazione di uno degli halo, l'Installazione 04.

I Covenant sferrarono un attacco molto intenso sul pianeta: il dispiegamento degli Spartan-II sul pianeta fu inutile, perchè l'operazione di atterraggio fallì e 4 spartan morirono all'impatto col terreno. Nonostante ciò, gli Spartan non si persero di morale, salvarono il salvabile e si divisero in tre gruppi, uno dei quali avrebbe difeso l'ammiraglio Danforth Whitcomb, uno la dottoressa Catherine Elizabeth Halsey, ovvero i rimanenti membri del Noble Team, mentre un altro Team ancora avrebbe sferrato un attacco con un ordigno nucleare ad una base di terra Covenant: fu la prima volta che un comportamento simile venne osservato dall'UNSC (anche se in Halo Wars si può vedere che i Covenant usano molte basi di terra in determinate missioni).

Mentre l'astronave UNSC Pillar of Autumn fuggiva con a bordo John-117 e Linda-058 (ferita mortalmente), gli spartan combatterono arduamente per difendere la Base Castle ONI sul pianeta, la roccaforte costruita nelle Montagne Menachite, patrimonio della sezione III: in essa gli Spartan ottennero ulteriori potenziamenti per l'armatura, ma soprattutto, la dottoressa Halsey scoprì che c'erano ulteriori cavità nascoste sotto il pianeta: quelle erano probabilmente un altro obiettivo dei Covenant, che non volevano recuperare intelligenze dalla base, ma semplicemente utilizzavano i mezzi a disposizione per scavare nelle montagne, mentre il resto del pianeta veniva vetrificato. Nelle caverne il gruppo degli spartan e della dottoressa trovò un artefatto misterioso dei precursori, che i Covenant stavano cercando.

Operazione First Strike[]

Mentre Master Chief tornava dall'Installazione 04 con un'astronave rubata ai covenant, l'artefatto delle caverne mutò il corso del tempo, facendo accellerare il viaggio iperspaziale: lo spartan, con un raid, salvò gli ultimi rimasti sul pianeta, abbandonando poi il pianeta con l'ammiraglia Covenant.

Post Guerra[]

Alla fine di Halo: Reach si può vedere un pianeta completamente verde, devetrificato e sullo sfondo è visibile una Nave coloniale UNSC non identificata cosa che spinge molti a pensare che alla fine esso sia stato ricolonizzato.

Difese[]

Mentre la Terra è considerata come centro culturale, politico e commerciale dall'UNSC, Reach era il centro della potenza militare. La Flotta di Epsilon Eridani era la più grande della Marina UNSC, non a caso era anche più grande di quella della Terra, e aveva al suo interno il super trasporto UNSC Trafalgar. Inoltre, attorno a Reach orbitavano 20 stazioni di difesa orbitale. Tuttò ciò fu distrutto durante la Battaglia di Reach.

Galleria[]

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